Chi sono
Federica Beglini Psicologa
Offro sostegno psicologico sia al singolo che alla coppia, nonché consulenze psicologiche volte ad elaborare e superare le fasi di crisi legate al ciclo di vita. Offro consulenze di orientamento formativo e professionale.
Mi presento
“È la relazione che cura”
Sono Federica Beglini, una Psicologa Clinica iscritta all’Ordine degli Psicologi della Lombardia (n° 23064).
Ho conseguito la Laurea Magistrale in Psicopatologia Dinamica dello Sviluppo presso l’Università di Roma “La Sapienza” e, attualmente, sono specializzanda in Psicoterapia Psicodinamica presso la Scuola Adleriana del CRIFU.
Dopo gli studi universitari, ho deciso di dedicarmi all’approfondimento di una tematica per me di grande interesse: le relazioni umane.
Dalla relazione con i nostri genitori, a quella con il/la nostro/a partner, a quella con i colleghi di lavoro o di università, non c’è relazione che non meriti attenzione.
Può accadere che alcuni eventi di vita rendano la sfera relazione più o meno complessa: darsi l’opportunità di rileggere gli eventi secondo una prospettiva diversa, affidandosi all’aiuto di un professionista, permette una narrazione degli accadimenti più coerente e lineare.
Anche la relazione terapeutica ha una valenza profondamente significativa, perché ha come obiettivo quello di colmare un vuoto relazionale grazie ad una nuova esperienza relazionale positiva e correttiva.
L’interesse per le relazioni interpersonali mi ha portata a collaborare con numerose realtà impegnate nella relazione di aiuto, in particolare i consultori familiari e gli istituti penitenziari milanesi.
Successivamente a questa esperienza, ho conseguito il Master Universitario di II livello in “Psicologia Penitenziaria e Profili Criminologici” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Sede di Milano.
Offro sostegno psicologico sia al singolo che alla coppia, nonché consulenze psicologiche volte ad elaborare e superare le fasi di crisi legate al ciclo di vita.
Offro consulenze di orientamento formativo e professionale.
Ricevo su appuntamento a Milano e online.
Approccio
Il mio approccio si fonda su una visione olistica dell’individuo che prende in considerazione l’inseparabile connessione tra mente e corpo e tra l’individuo e il suo ambiente.
L’individuo vive in costante relazione (con sé, con gli altri, con l’ambiente in cui è inserito) ed è auspicabile che tali relazioni si costruiscano e crescano in una condizione di sostanziale benessere.
Vivere in una condizione di benessere significa provare “uno stato dinamico di completo benessere fisico, mentale, sociale e spirituale e non mera assenza di malattia” (OMS, 1998).
Questo periodo ha segnato un radicale cambiamento di prospettiva, perché per moltissimi anni i disagi fisici e i disagi psicologici sono stati presi in considerazione in maniera differente da professionisti differenti, mentre oggi professionisti differenti hanno cominciato a lavorare ad un obiettivo comune: garantire all’individuo il benessere nella sua totalità, affidando la medesima importanza alla sfera fisica e organica, alla sfera psicologica, alla sfera relazionale, alla sfera sociale e comunitaria di ciascuno.
Dunque, il focus si è spostato dal sintomo, origine di un malessere, alle risorse individuali su cui intervenire per migliorare e accrescere le proprie potenzialità.
Nello svolgimento della mia professione applico, perciò, i princìpi cardine della Psicologia Individuale ad orientamento adleriano, che prevede la presa in carico della persona nella sua individualità, ovvero nella sua totalità di “essere unico e irripetibile”.
Orientamento
L’orientamento psicodinamico si basa sull’assunto secondo il quale la sintomatologia manifesta e, spesso, fisica abbia la propria origine in pensieri ed emozioni di cui l’individuo non è consapevole.
Il dinamismo psichico porta tali emozioni e pensieri ad un livello superiore della coscienza e tenta di renderli consapevoli attraverso le manifestazioni sintomatiche.
È così che ansia, depressione, difficoltà relazionali, disturbi del sonno, disturbi gastrointestinali e così via, si pongono come la manifestazione visibile di un malessere più profondo e inconsapevole.
Proprio per questi motivi, l’orientamento psicodinamico adleriano rientra nella cosiddetta Psicologia del Profondo.
L’orientamento adleriano parte dal presupposto che le relazioni interpersonali siano la parte più consistente della vita di un individuo ed il sentimento sociale, che ne è il presupposto principale, permette una adeguata e coerente partecipazione alla comunità di cui si fa parte.
Sfera affettiva, sfera sociale e sfera lavorativa, nonché le relative relazioni instauratesi, costituiscono i tre compiti vitali di ciascun individuo.